È di questi giorni la notizia-shock per tutti gli appassionati di pallacanestro tra Genova e Savona: l’installazione di una ruota panoramica su uno dei due celebri campetti playground di Arenzano. Una location che in questi anni ha ospitato numerose iniziative e tornei, uno dei veri e propri punti di riferimento estivi e non solo degli appassionati di pallacanestro.
Un’attrazione allestita da HSC Events, alta 32 metri che, a quanto si apprende, stazionerà nel Piazzale del Mare per circa due mesi, con apertura di sette ore al giorno. Questa la dichiarazione di Riccardo Claudi, gestore della struttura, pubblicata da Genova Today:
Siamo orgogliosi di offrire alla città di Arenzano una nuova attrazione moderna e tecnologica che siamo certi sarà apprezzata dai cittadini e dai turisti. La Grand Roue 32 è stata costruita con la massima cura per garantire la massima sicurezza e comfort ai nostri passeggeri, e valorizzerà ulteriormente l’offerta turistica di Arenzano facendo apprezzare da una nuova prospettiva gli splendidi scorci della città.
Tra i due campi rimarrà a disposizione, almeno sulla carta, il campo polivalente con anche le porte da calcio. Una struttura tuttavia sfruttata spesso durante le mattine anche dalle scuole della zona per le ore di educazione fisica e comunque in coabitazione tra più sport, quindi teoricamente molto “trafficato”. In esclusiva su Liguria a Spicchi il commento di Angelo Dellarovere. Volto noto della pallacanestro ligure, ex giocatore, insegnante, allenatore e dirigente degli Arenzano Ducks, è stato portavoce della proposta di riqualificazione dell’area già ridisegnata nel 2012 e successivamente accolta e sviluppata dai tecnici del Comune. Ecco le sue parole:
Trovo un po’ grottesco dover sottolineare la pessima idea di aver collocato una ruota panoramica all’interno di un campo da basket, molto frequentato da cittadini arenzanesi e non, di tutte le età. La zona del Campetto di Francesco ad Arenzano è molto conosciuta ed è un fiore all’occhiello della città. Punto di ritrovo per socializzare, giocare a basket, calcio o altro in forma libera e gratuita. La cosa grave è quella di aver pensato a quello spazio per un’opererazione turistico-commerciale, non certo la discussione se sia attività buona o meno. Sarà giusto appurare anche chi paga e chi ci guadagna, ma non è questo il mio compito. Le giustificazioni che ho letto e sentito sono ancora peggiori del gesto iniziale. Significa non capire cosa vuol dire, nei mesi di primavera, levare uno spazio di quel tipo. “Solo 2 mesi! Un campetto per giocare rimane!”. Possibile che si debba levare al sociale e allo sport invece che aggiungere? Possibile che non si capisca che è il gesto la cosa più grave di tutta la vicenda? Non credo. Non da parte di tutti almeno. Dopo gli anni trascorsi, chi lavora con i giovani sa quanti strascichi abbia lasciato un periodo così duro. Ogni ragazzo/a è importante e chi allena, insegna, educa lo sa bene. Se si pensava che le persone non si sarebbero indignate e lamentate si è fatto un errore grossolano o di superficialità. Ma errare è umano, perseverare diabolico. In giunta Comunale ci sono sicuramente persone che riconosceranno l’errore e potranno porvi rimedio, facendo spostare la struttura in un altro posto ad Arenzano. Azioni come questa creano fazioni. Ma non esiste uno scontro tra chi fa socialità e chi si occupa di commercio, turismo e ricettività, se si usa il buon senso. Siamo qua per unire risorse e non dividerle. Le esigenze possono benissimo convivere, anzi, fungere da volano una per l’altra, a patto che si rispetti e si riconosca il valore di posti unici di aggregazione sana e salutare. Io non mi aspetto nulla. Osservo. Ma credo che chi ha sottovalutato la questione sia in tempo per sistemare le cose.
Una notizia che ha già fatto il giro dei social, ponendo due interrogativi principali. In primis sicuramente quello del messaggio alla cittadinanza: quanto la necessità di una ruota panoramica ad Arenzano supera l’importanza di un luogo che garantisce uno spazio ludico e ricreativo alla città e non solo? In secondo luogo, invece: veramente non c’era altro luogo se non quello di uno dei due campetti da basket?
Proprio in merito a ciò in queste ore Liguria a Spicchi ha chiesto informazioni sulla valutazione alla Giunta del Comune di Arenzano circa l’ubicazione della struttura. Seguiranno aggiornamenti.
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